Il rimborso canone Rai è un tema di grande interesse per molti contribuenti italiani, specialmente alla luce delle diverse situazioni che possono portare a un addebito non dovuto. Nel 2026, è importante conoscere i diritti e le procedure per richiedere un rimborso, sia in caso di esonero che di eventuali errori nell’addebito. Questa guida passo per passo è stata pensata per fornirti tutte le informazioni necessarie per navigare correttamente il processo di richiesta.
Chi ha diritto al rimborso del canone Rai nel 2026?
Nel 2026, diverse categorie di contribuenti possono richiedere il rimborso del canone Rai. I principali destinatari sono:
- Persone over 75: coloro che hanno più di 75 anni e che soddisfano determinati requisiti di reddito non devono pagare il canone; pertanto possono richiedere un rimborso.
- Decesso dell’intestatario: in caso di decesso dell’intestatario, gli eredi possono richiedere il rimborso canone Rai per decesso intestatario.
- Disdetta della fornitura: chi ha disdetto il contratto con l’operatore telefonico o di energia elettrica può richiedere un rimborso degli eventuali canoni già pagati dopo la disdetta.
- Addebito su più utenze: nel caso in cui il canone Rai venga addebitato su due utenze diverse, è possibile richiedere un rimborso per il secondo addebito.
Le casistiche principali per l’esonero e il rimborso
Le motivazioni per cui si può richiedere un esonero dal pagamento del canone includono:
- Esonero canone Rai: per i cittadini che hanno raggiunto il limite di età e il reddito annuo non supera i 6.713,98 euro (rispettando le normative in vigore).
- Dichiarazione sostitutiva di non detenzione: se non si possiede un apparecchio televisivo, è possibile presentare una dichiarazione sostitutiva per evitare l’addebito.
- Errori di fatturazione: nel caso di un addebito non dovuto, i contribuenti possono richiedere il rimborso.
La procedura completa per la richiesta di rimborso: documenti e scadenze
Per richiedere il rimborso del canone Rai nel 2026, sono necessari alcuni documenti chiave:
- Copia di un documento d’identità valido.
- Copia della fattura o bolletta con l’addebito del canone.
- In caso di decesso dell’intestatario, il certificato di morte e la documentazione che attesta la parentela con l’erede.
- Per il modello di esonero, è richiesta la dichiarazione sostitutiva di non detenzione.
È importante prestare attenzione anche alle scadenze domanda rimborso canone Rai, che tipicamente variano di anno in anno, quindi si consiglia di consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate per informazioni aggiornate.
Come compilare il modello per la domanda di rimborso
Per avviare la richiesta, è necessario compilare il modello rimborso canone, disponibile sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. Ecco i passaggi chiave da seguire:
- Scaricare il modello dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
- Compilare tutti i campi richiesti, assicurandosi di inserire i dati corretti di identificazione e motivazione del rimborso.
- Allegare la documentazione necessaria (fattura, documento d’identità, ecc.).
È consigliabile ricontrollare attentamente il modulo per evitare errori che possano ritardare la procedura di rimborso.
Modalità di invio della richiesta: online e via posta
Le richieste di rimborso possono essere presentate in due modi:
- Richiesta rimborso canone Rai online con SPID: attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando le credenziali SPID che consentono un accesso veloce e sicuro.
- Invio cartaceo: inviando il modulo compilato e la documentazione necessaria all’indirizzo dell’Agenzia delle Entrate. Si consiglia di inviare la richiesta tramite raccomandata per avere una prova di avvenuta consegna.
In entrambi i casi, è importante seguire attentamente le istruzioni e rispettare le tempistiche indicate.
Cosa fare se la richiesta di rimborso viene respinta
Se la richiesta di rimborso viene respinta, il contribuente ha diritto di ricevere un’adeguata motivazione da parte dell’Agenzia delle Entrate. In questi casi, si possono seguire alcune strade:
- Contattare il servizio clienti dell’Agenzia per richiedere chiarimenti.
- Valutare la possibilità di presentare un ricorso formale, qualora si ritenga che la respinta sia ingiustificata. Le modalità per presentare il ricorso sono indicate nella comunicazione di rifiuto ricevuta.
- Consultare un esperto fiscale per assistenza nella gestione della situazione.
Domande frequenti (FAQ) sul rimborso del canone
Di seguito alcune delle domande più frequenti riguardanti il canone Rai 2026 e il processo di rimborso:
- Qual è la scadenza per richiedere il rimborso del canone Rai? Le scadenze variano ogni anno, pertanto è fondamentale verificare la tempistica sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
- Posso richiedere un rimborso se ho pagato più di un canone su diverse utenze? Sì, è possibile richiedere un rimborso se ci sono stati addebiti non dovuti su più utenze.
- Cosa fare se non ricevo risposta alla mia richiesta di rimborso? È consigliabile contattare l’Agenzia delle Entrate per avere aggiornamenti e verificare lo stato della pratica.
Seguire questi passaggi e conoscere i diritti legati al canone Rai può facilitare notevolmente il processo di richiesta di un rimborso nel 2026, garantendo che ogni contribuente possa gestire correttamente le proprie finanze e usufruire di eventuali esenzioni previste dalla legge.












